Home / Notizie / Rassegna stampa, intervista de “L’Economia del Mezzogiorno” al Commissario Straordinario del Governo

Rassegna stampa, intervista de “L’Economia del Mezzogiorno” al Commissario Straordinario del Governo

L’avvocato Giosy Romano al Corriere: “Le autorizzazioni uniche sono una grande opportunità che permettono all’imprenditore di proseguire con l’investimento a distanza di giorni e non più di mesi. Manca la semplificazione per l’accesso al credito. Andrebbe messo a sistema il credito d’imposta per fare in modo che permanga per tutto il periodo della Zes”

Data:
Luglio 17, 2023

Testo integrale dell’articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno di lunedì 17 luglio 2023:

Turismo e Zes possono andare di pari passo, anche in ragione della normativa vigente. L’introduzione dello sportello digitale del commissario ha permesso di farsi che la zona economica speciale della Campania, e delle Zes in generale, fossero oggetto di grandi investimenti. Investimenti dettati da un princìpio, quello della semplificazione burocratica». Questo il commento di Giosy Romano, commissario straordinario del Governo della Zes Campania sull’idea di una ZesT, Zona Economica speciale del turismo, lanciata da Ferdinando Natali, responsabile Sud di Unicredit per Campania, Puglia, Calabria e Basilicata sulle pagine dell’Economia del Mezzogiorno del 3 luglio scorso, in un’intervista di Emanuele Imperiali.

Una semplificazione a misura di industria del turismo? «Nulla vieta alle attività turistiche in area Zes di sfruttare questo strumento. Uno strumento che se accompagnato dai crediti di imposta riuscirebbe a dare ancora più spinta a un grande sviluppo dal punto di vista turistico vero e proprio. D’altronde lo scopo ultimo della Zes è quella di valorizzare le realtà e le eccellenze territoriali».

Natali faceva anche il caso del turismo convegnistico che ha ampi margini di miglioramento visto che al Sud non supera il 10%. «Sicuramente un dato su cui riflettere visto che si tratta di un ambito che ben si sposa con le progettualità legate agli interporti, come Nola o Marcianise, e alle grandi aziende allocate negli agglomerati industriali, come Casoria-Frattamaggiore dove ci sono alcune delle realtà della moda più competitive. Ecco in questo si può pensare a un ulteriore tipo di turismo, trasversale se mi passate il tempo: quello commerciale. O forse faremo meglio a definirlo quello del Made in Italy, ossia legato alle eccellenze nostrane».

Trasversale perché può far “gola” a tutti i turisti: sia i convegnisti sia i vacanzieri. «Esatto. Infatti, amplierei ulteriormente il ragionamento. Pensiamo un attimo al turismo classico, per cosi dire, quello vacanziero, con la Campania che ha luoghi con una grande vocazione in tal senso anche nei luoghi da recuperare. Un esempio tra tutti. Bagnoli che ha una grande attrattiva e tante potenzialità».

Ecco parlando di potenzialità: e la questione infrastrutturale? Porti, aeroporti e interporti sono uno dei fulcri dello sviluppo e delle progettualità in ambito Zes. «E sono il fulcro del turismo di ogni tipo. La grande fortuna della Zes Campana è quella di avere già finanziato sul Pnrr opere infrastrutturali per 136 milioni di euro che stiamo portando in attuazione. Il dato è che riusciamo a incentivare questo aspetto turistico attraverso la realizzazione di queste opere capaci di supportare l’attrazione campana. In estrema sintesi? Per la prima volta riusciamo ad accompagnare l’investimento pubblico, come quello per la realizzazione delle infrastrutture, con quello privato con l’allocazione di quella stessa industria turistica in determinate aree che così è raggiungibile in maniera più agevole e veloce».

Anche con l’entroterra? «Si, perché un altro dei grandi compiti delle Zes: riammagliare le aree esteme e quelle interne, accorciare le distanze, veicolando merci e prodotti, e potenzialmente persone, nel modo più rapido possibile. In tutto ciò ci fa gioco il principio di emulazione. Gli imprenditori investono in aree in cui investono altri investitori, lo sviluppo genera sviluppo».

Qual è ora la sfida? «Le autorizzazioni uniche sono una grande opportunità che permettono all’imprenditore di proseguire con l’investimento a distanza di giorni e non più di mesi. Manca la semplificazione per l’accesso al credito. Andrebbe messo a sistema il credito d’imposta per fare in modo che permanga per tutto il periodo della Zes così da realizzare un circolo virtuoso che permetta il vero rilancio del territorio».

it_IT
it_IT