Giosy Romano a Il Mattino: «II progetto in Valle Ufita ripercorrerà il modello che è risultato vincente in altre aree della regione»
Data:
Giugno 4, 2023
Testo integrale dell’articolo pubblicato su Il Mattino di domenica 4 giugno 2023:
«Mi assumo la responsabilità del ruolo, obbligandomi a rispettare i termini previsti dal Pnrr, e conscio della volontà manifestata trasversalmente di attribuire alla gestione commissariale il compito di centrare l’obiettivo». Giosy Romano, commissario Zes Campania, a breve subentrerà quale ente attuatore del primo lotto funzionale della Piattaforma logistica di Valle Ufita. Dopo l’incontro a Roma, la Regione ha richiesto al Mit di affidare proprio al Commissario le fasi di progettazione e realizzazione di un primo lotto funzionale.
A che punto siamo? «Devo dire che registro un’accelerazione dell’intero processo. Dopo aver fornito la mia disponibilità nel corso del tavolo tecnico al Mit, in cui è emersa una volontà trasversale di considerare l’opera strategica, non ci siamo fermati. E la convocazione che martedì prossimo mi vedrà al Mit, mi lascia pensare che si sia la ferma volontà di addivenire in tempi certi per il perseguimento dell’obiettivo».
Cascone vuole riprodurre il modello dì altri contesti regionali. Anche per la Valle dell’Ufita si può? «Tutte le opere per cui risulto soggetto attuatore figurano on-time. Credo che l’esperienza acquisita dalla struttura commissariale in questo anno ci permetta di ritenere che siamo in grado di sostenere questa responsabilità».
Ritiene che con i 26 milioni di euro del Pnrr si possa effettivamente realizzare tutta la rete di collegamento propedeutica alla Piattaforma logistica? «Assolutamente sì. Anzi, le dirò di più: ce la dobbiamo fare. Non possiamo sprecare questa occasione. Del resto, non si tratta semplicemente di un’opera pubblica, ma di una infrastruttura che, ritenuta anche prioritaria all’interno del piano strategico della Zes Campania, è connessa allo sviluppo economico di una determinata area».
Il trasferimento dei poteri in capo alla struttura commissariale Zes Campania contempla la garanzia per cui entro fine anno bisogna portare i lavori? «Oggettivamente, si tratta di un’operazione che si traduce in una grande assunzione di responsabilità da parte del sottoscritto. Ma questo non ci fa paura: siamo consci della volontà di rispettare i tempi: avviare il cantiere entro il 31 dicembre e la conclusione entro giugno del 2026».
Ma la gestione commissariale riserva comunque altri benefici. Vero? «Esatto. La previsione normativa attribuisce al Commissario di poter fare due cose: essere soggetto attuatore e in quanto stazione appaltante è possibile andare in deroga al codice degli appalti. Un meccanismo virtuoso che ci consente di accorciare i tempi».
In cosa consistono effettivamente questi lavori propedeutici? «Si tratta delle opere stradali e di quelle connesse alla realizzazione dei binari. Opere di urbanizzazione e di realizzazione della Piattaforma in sé, ad esclusione di quelle tipicamente riservate a Rfi».
E possibile che una scheda del Pnrr, struttura sulla Piattaforma possa essere poi comunque attuata su altra destinazione progettuale? «In relazione al decreto interministeriale 492, la scheda dell’opera di Valle Ufita ricade in due specifici obiettivi; i collegamenti dell’ultimo miglio, e le urbanizzazioni. Dunque, in questo caso non si tratta di cambiare una destinazione, ma di focalizzare un solo obiettivo. Come dire, lavoreremo su un lotto funzionale della medesima opera».
Cosa si attende dall’incontro a Roma di martedì? «Che si riesca ad individuare un tempo certo di formalizzazione di questo cambio e che la proposta sia formalmente accolta. Così, attesa la necessaria ed opportuna modifica al decreto interministeriale per la nomina del nuovo soggetto attuatore, ci metteremo al lavoro per iniziare a dare corpo ad un sogno chiamato sviluppo».