Il Commissario Straordinario Giosy Romano: «L’interesse per investimenti cresce visibilmente ed è alimentato da un semplice passaparola. Oggi quel che colpisce gli imprenditori sono le autorizzazioni veloci»
Data:
Maggio 23, 2023
Testo integrale dell’articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore di martedì 23 maggio 2023:
Ammontano a un miliardo circa gli investimenti autorizzati nell’area Zes della Campania. Un dato che supera le migliori previsioni e che testimonia quanto interesse le Zone economiche speciali hanno suscitato nelle imprese, grazie soprattutto allo snellimento delle procedure autorizzative con l’istituzione dello Sportello unico digitale. La Campania è stata apripista e nell’arco di soli nove mesi ha rilasciato ben 30 autorizzazioni a fronte di circa 100 domande presentate. Mentre conferenze di servizi sono state attivate. Insomma la prima fase è ormai oleata. Si spera che la realizzazione degli investimenti possa avvenire con la stessa snellezza. Intanto, ieri UniCredit ha erogato due finanziamenti per complessivi 17 milioni finalizzati al sostegno dei piani di due imprese che stanno realizzando investimenti in area Zes all’Interporto Campano di Nola. La banca sostiene con un finanziamento di 12 milioni, assistito dalla Garanzia Green di SACE, l’espansione di Temi Spa, licenziataria esclusiva del gruppo GLS per Napoli e provincia. Temi sta per realizzare un centro di smistamento merci che sarà operativo entro gennaio 2023. Con un altro finanziamento il dato è stato raggiunto grazie allo snellimento delle pratiche burocratiche mento di 5 milioni, poi. Unicredit contribuisce alla crescita di Farvima Medicinali, leader della distribuzione farmaceutica al Sud, che realizza un moderno polo logistico. In entrambi i casi si tratta dei primi progetti autorizzati nel 2022. Ma la vera accelerazione si è registrata nel 2023. Nove Le autorizzazioni concesse l’anno scorso, 21 quelle rilasciate quest’anno. «L’interesse per investimenti cresce visibilmente – spiega il commissario, Giosy Romano – ed è alimentato da un semplice passaparola. Oggi quel che colpisce gli imprenditori sono le autorizzazioni veloci».
Prime a sbloccare i propri progetti sono state le imprese locali, poi qualche multinazionale già presente sul territorio, a esempio Novartis con il raddoppio dello stabilimento di Torre Annunziata. Si spera che il messaggio di attrazione possa raggiungere anche multinazionali non operative in Italia. Ma già si può parlare di un piccolo “miracolo”: 1.921 nuovi posti di lavoro in Campania. Buona parte degli investimenti dovrà essere completata entro fine anno per poter beneficiare del credito di imposta. Al massimo potranno arrivare al traguardo entro tre anni. Le imprese beneficiarie dovranno continuare a produrre in loco almeno per sette anni, pena la revoca di tutti gli incentivi. Una misura di sicurezza adottata dopo che spesso le multinazionali pur avendo beneficiato di incentivi pubblici, hanno chiuso i cancelli lasciando i lavoratori senza occupazione. Proprio in area Zes c’è oggi una soluzione per la lunga vertenza ex Whirlpool; la fabbrica è stata rilevata dalla beneventana Tea Tek che vi produrrà impianti fotovoltaici.
Restano da affrontare alcuni nodi. Il commissario propone una facilitazione dell’accesso al credito. «L’autorizzazione unica potrebbe costituire accesso immediato diretto al credito bancario, fungendo essa stessa da garanzia – dice Romano – Tutto potrebbe avvenire in maniera digitale». Resta anche il nodo infrastrutture: le aree industriali campane non godono di buona fama . Ma potrebbero esserci miglioramenti. «Abbiamo cinque progetti strategici finanziati con il Pnrr – conclude Romano – per agosto avremo cinque cantieri aperti». Ma questo poi si vedrà.