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Rassegna stampa, Il Mattino: “Pnrr, le Zes sono un modello: procedure semplici, tempi ok”

Intervista al Commissario Straordinario del Governo Giosy Romano sui progetti del PNRR nella Zes Campania: “Siamo a buon punto e possiamo farlo anche per altri Enti”

Data:
Aprile 21, 2023

Testo integrale dell’articolo pubblicato su Il Mattino di venerdì 21 aprile 2023:

Cinque progetti per opere infrastrutturali già avviati o in via di attivazione per circa 98 dei 136,6 milioni a disposizione. Cantieri aperti entro il 2023, conclusione dei lavori entro giugno 2026. Visto dalla Zes Campania, la prima delle otto Zone economiche speciali del Mezzogiorno ad essere entrata in funzione, il Pnrr non sembra un’incognita o, peggio, un’occasione già sprecata. L’affidamento diretto della realizzazione delle opere al soggetto attuatore, e cioè il Commissario straordinario di Governo, si conferma ancora una volta la strada maestra per rispettare i tempi, evitare localismi, azzerare le pastoie burocratiche. Una sorta di Alta velocità istituzionale, resa ancor più affidabile da ciò che al di fuori di questo perimetro sta succedendo o rischia di succedere. È il caso, proprio in Campania, della piattaforma logistica della Valle Ufita, in Irpinia, collegata all’Alta Velocità Napoli-Bari, che pur rientrando nel Pnrr con un investimento di circa 26 milioni (ma non nella responsabilità diretta del Commissario Zes) è finita al centro di una vivacissima polemica politica dall’esito incerto. Lettere di sindaci al governo e alla Regione, iniziative di mobilitazione sui territori e quant’altro: sta succedendo di tutto in attesa che Rfi – cui spetterebbe l’intervento- chiarisca il da farsi. Lo stesso Giosy Romano, l’attivissimo Commissario delle Zes di Campania e Calabria, ha scritto a sindaci ed enti per offrire la disponibilità e ormai anche la qualificata esperienza della struttura commissariale (400 milioni di investimenti attivati finora in Campania) per superare l’empasse. 

ZAPPING – Romano, intervenuto alla trasmissione Zapping di Radio Uno, ha lanciato un vero e proprio appello «affinché si possa utilizzare lo strumento delle es per portare ad esecuzione quei progetti previsti dal PNRR che altrimenti rischierebbero di restare fermi». Gli Enti – ha ricordato – «possono chiedere ai Commissari Straordinari di fungere da stazione appaltante e di beneficiare dunque di procedure in deroga».

In altre parole, sburocratizzare in poche settimane procedure inevitabilmente complesse e soprattutto lunghe. I cinque progetti avviati in Campania, al pari di quelli delle altre sette Zes affidati anche loro direttamente ai Commissari di governo, sono in perfetta sintonia con i tempi previsti. L’apertura dei cantieri quest’anno, la conclusione dei lavori entro il 2026. Si tratta di opere infrastrutturali indispensabili a garantire l’attrattività delle aree Zes a chi vuole investire: strade, ponti, svincoli, tratte ferroviarie, tutto ciò insomma rende competitivo un territorio per le imprese. È a questo obiettivo che il Pnrr ha destinato 630 milioni, ripartiti per ognuna delle Zes in funzione ovviamente delle possibilità di cantierizzazione e chiusura dei cantieri nei tempi previsti da Bruxelles. Alla Campania fu assegnata a suo tempo (governo Draghi) la quota più alta, 136,6 milioni, appunto, 98 dei quali per opere affidate alla stazione appaltante del Commissario di governo. È così che sono stati assegnati i lavori (30 milioni) per la reindustrializzazione e il recupero ambientale dell’area di Noia e sono in procinto di esserlo quelli per la sistemazione della viabilità portuale di Salerno, per la mobilità delle merci e la sistemazione dei piazzali dell’Interporto Marcianise-Maddaloni, per la viabilità nell’area Fisciano-Mercato San Severino, per la logistica e la viabilità di Battipaglia. All’appello mancano ancora i 38 milioni assegnati ad altri enti sui quali, come detto, le incognite non sono state ancora superate e potrebbe esserci il rischio di un definanziamento. «Vigileremo per evitare di perdere risorse e opportunità decisive per le Zes – dice ai meeting nazionale dei Consorzi industriali (Ficei) Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione politiche europee alla Camera-: il Pnrr non è appannaggio dei governi ma dell’Italia e degli italiani». E il collega di partito Silvio Lai (Commissione Bilancio), sempre dal meeting Ficei, rilancia sul ruolo delle Asi: «La capacità progettuale ed esecutiva delle Aree di sviluppo industriale è tale da ritenere necessario il loro pieno e non isolato coinvolgimento nella realizzazione del Pnrr».

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